Referente dell’area Servizi è il dott. Maurizio De Giorgi
La professione di psicologo è ordinata dalla Legge 18/02/1989, n. 56, ed è disciplinata dal Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.
L'articolo 1 definisce gli ambiti e le modalità di intervento:
“La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione/riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”.
In alcuni momenti critici della vita (fasi della crescita, cambiamenti, perdite, problemi etc.) mantenere uno stato di serenità e di benessere risulta difficoltoso. Ci si sente confusi, impotenti, spaventati, soli, bloccati in una situazione che apparentemente sembra senza uscita.
Altre volte il malessere è invece qualcosa che ci portiamo dietro da molto tempo. Ci rassegniamo ad esso quasi facesse parte integrante di noi e della nostra esistenza.
La sofferenza è un segnale di allarme importante, ci testimonia che stiamo trascurando qualche bisogno fondamentale. Se non la usiamo come stimolo per cambiare le cose, la sofferenza diventa patologia.
E' sconsigliabile trascurare e minimizzare il malessere che avvertiamo. Affrontare i problemi prima che si aggravino consente di trovare sollievo in tempi più brevi, prima che le conseguenze (e le conseguenze delle stesse), abbiano reso tutto più complesso.
Impegnarsi per sé stessi, per vivere pienamente la propria esistenza è una scelta, l'alternativa a quella di rimanere passivi, dipendenti, rassegnati, arrabbiati verso ciò che è esterno a noi; è l'azione, l'unica, che può condurre all'autorealizzazione.
Accrescere la consapevolezza dei processi che mettiamo in atto nel relazionarci con noi stessi, con gli altri e con i nostri obiettivi di vita e agire scelte e decisioni più coerenti con le nostre emozioni e con i nostri bisogni più autentici è la strada per concretizzare il nostro benessere.
La diagnosi psicologica è l'atto tipico di indagine e valutazione, conoscitivo e comunicativo, in risposta ad una domanda, che si avvale di modelli teorici di riferimento dei processi mentali, del comportamento e della relazione.
Al fine di poter definire un processo diagnostico, lo psicologo si avvale del colloquio psicologico e del proprio strumentario psicodiagnostico (test e altri strumenti standardizzati), d'uso esclusivo, per l'analisi del comportamento, dei processi cognitivi e intrapsichici, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell'interazione sociale, dell'idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni.
Riguarda una tematica abbastanza specifica e circoscritta durante la quale si riflette, approfondisce e discute su alcuni aspetti della situazione problematica. Solitamente la durata è relativamente breve (2-3 incontri) e può proseguire o meno con un ciclo di colloqui di sostegno psicologico.
Lo scopo è quello di sostenere, motivare, abilitare o riabilitare il soggetto, all'interno della propria rete affettiva, relazionale e valoriale, al fine anche di esplorare difficoltà relative a processi evolutivi o involutivi, fasi di transizione e stati di crisi anche legati ai cicli di vita, rinforzando capacità di scelta, di problem solving o di cambiamento.
Il sostegno psicologico si realizza in tutti quei casi entro i quali si ritiene opportuno garantire continuità e contenimento ad una data condizione (condizione di malattia propria o di un familiare, passaggio di vita lavorativa, riadattamento e inserimento in una nuova città, separazione dal coniuge…)
Si tratta di un percorso più continuativo, caratterizzato da un numero limitato di colloqui (ad esempio una decina), volti ad identificare, chiarire e ridimensionare le problematiche, a recuperare e sostenere il benessere personale e ad individuare e condividere obiettivi concreti e realistici. Può prevedere l'uso di strumenti conoscitivi e d'intervento per la diagnosi, attività di riabilitazione e sostegno in ambito psicologico.
Sviluppare relazioni è un aspetto fondamentale della nostra crescita da bambini, da adolescenti e da adulti.
Il disagio che sperimentiamo nella vita è, nella maggioranza dei casi derivato da ripetuti microtraumi relazionali e/o da gravi traumi relazionali o addirittura da traumi prodotti intenzionalmente da altri umani. Tali micro o macro-traumi producono ferite, a volte profonde, che incidono in modo esteso nelle aree più importanti della nostra vita riducendo il benessere fisico e psichico, la flessibilità, l'iniziativa, la risoluzione dei problemi.
Di solito non è l'evento traumatico in sé a creare tali ferite, è piuttosto che quell'evento non è stato mitigato dalla presenza di qualcuno con me.
Per far fronte all'assenza di relazione (trascuratezza, negligenza, abuso, umiliazione) cerchiamo strategie che ci permettano di sopravvivere: diniego, desensibilizzazione, repressione o modi più complessi come il disconoscimento, la scissione, la dissociazione o la depersonalizzazione.
Qualunque sia la forma che assumono, queste difese servono a mantenere la stabilità interna, a ridurre la consapevolezza del disagio e a consentire alla persona di annullare il dolore dei propri bisogni non soddisfatti e “andare avanti”.
Favorire la crescita delle capacità della persona di mantenere il contatto interno (con se stesso) ed esterno (con gli altri), per abbassare il filtro dei sistemi di difesa o del copione e permettere alla persona di acquisire spontaneità, creatività e autenticità nella relazione con gli altri.
Facilitare il superamento degli schemi copionali per una pienezza di vita e di relazione, che non esclude la naturale fatica di diventare ed essere sé stessi nel mondo.
Accompagnare la persona nel suo naturale processo di integrazione dei vari aspetti di sé.
Gli elementi chiave del processo terapeutico sono: indagine, sintonizzazione e coinvolgimento.
L'obiettivo di una terapia relazionale orientata al contatto è dissolvere i sistemi interni fissati che fanno da filtro alle componenti originarie della persona, così che ella possa scegliere come trovare risposta a ciò che le permette di vivere. In questo processo il terapeuta farà da tramite per sostituire o modificare le vecchie convinzioni e i vecchi comportamenti non più utili alla realizzazione delle esperienze attuali.
L'accesso ai Servizi offerti dal Centro prevede un primo colloquio di Accoglienza, una Valutazione della domanda e, ove fosse utile, una valutazione psicodiagnostica. A seguito di questa prima fase e in base alla valutazione delle necessità, si suggerirà l'avvio di una psicoterapia o di una consulenza all'interno o all'esterno del Centro.
L'équipe del Centro offre un servizio di consulenza e terapia individuale e/o di gruppo e di coppia per tutte le fasce d'età.
Per ogni richiesta di primo colloquio e/o di consulenza e di psicoterapia è possibile scrivere al Centro tramite il modulo dei contatti o inviando una mail a digenerazioneingenerazione@gmail.com, indicando:
Iscrizione Albo n. 4915
P.I. 09536270961
digenerazioneingenerazione@gmail.com
351 86 82 973